Gli italiani tengono molto alla loro salute: secondo alcuni recenti studi, la preoccupazione per questo aspetto è al primo posto per ben l’80% di loro. Anche per questo motivo, sono in molti coloro che preferiscono rivolgersi a una struttura privata per una visita o un intervento, sostenendo maggiori costi rispetto a quelli di una struttura pubblica. Tempi più rapidi: questa è certamente la prima motivazione di tale scelta. Ma non è l’unica. A influire sulla decisione c’è anche la vicinanza della struttura o la specializzazione della stessa. In questo contesto, pensare di affiancare l’offerta del sistema sanitario nazionale a un’assicurazione che possa coprire eventuali (e importanti) spese legate alla salute diventa sempre più vantaggioso.
Sulla bilancia costi e tempistiche
La sanità pubblica garantisce ogni esigenza di cura, visita e analisi a fronte del pagamento di un ticket (dal quale, peraltro, sono esenti i cittadini con un reddito particolarmente basso). Talvolta la cifra è decisamente inferiore rispetto a quella richiesta per lo stesso servizio in ambito privato (specie se si parla di visite specialistiche, interventi e ricovero). Talvolta invece si viaggia su numeri non così distanti. Appannaggio della sanità privata c’è però il fattore tempo, soprattutto in un periodo come quello che stiamo vivendo, durante il quale le liste di attesa si sono ulteriormente prolungate, a causa degli effetti del Covid e della nuova ondata che l’Italia sta affrontando. Questo sta comportando un notevole allungamento delle tempistiche nel settore pubblico, specie per le visite e gli esami meno urgenti. La sanità privata garantisce invece tempi più brevi, compensando così, almeno in parte, il maggior prezzo pagato per il servizio.
Alla ricerca della struttura ideale
Un altro fattore che porta il cittadino a scegliere il privato è la vicinanza del servizio al luogo di lavoro o alla propria abitazione, spesso più agevolmente raggiungibile rispetto alla proposta pubblica. Al contrario, la scelta può ricadere addirittura su una struttura fuori provincia o regione. I motivi possono essere vari: è una struttura rinomata in Italia per un certo tipo di specializzazione, e quindi considerata migliore rispetto ad altre; vi lavora un noto specialista o chirurgo, da cui si vuole essere seguiti; semplicemente, viene consigliata da amici o parenti perché già “sperimentata” e ritenuta molto valida. Insomma, altri buoni motivi non solo per scegliere il privato, ma addirittura per allontanarsi da casa, sostenendo ulteriori costi.
Arrivano i figli, aumentano le preoccupazioni
Quando la famiglia si allarga, anche le preoccupazioni (e le spese sanitarie) iniziano a lievitare. Oltre a garantire l’accesso a un network sanitario e odontoiatrico selezionato, l’assicurazione sanitaria offre la possibilità di consultare un secondo parere medico, ma anche di un professionista in grado di aiutare l’assicurato, facilitandolo e affiancandolo nella gestione della burocrazia della sanità pubblica e di quella privata. Inoltre, è previsto il teleconsulto h24, anche per il rilascio della ricetta medica. E proprio a sostegno della famiglia, si prevedono anche una serie di supporti professionali, dalla baby sitter all’insegnante a domicilio, fino a un supporto psicologico specifico, per esempio, per i casi di bullismo.
Coprire i costi, anche quelli extra
Come abbiamo visto, oggi le persone hanno più di un motivo per scegliere la sanità privata. Sottoscrivere un’assicurazione sanitaria consentirebbe di coprire, per intero o almeno parzialmente, le ingenti spese che ne derivano. Ma non solo: la maggior parte di polizze prevedono rimborsi anche per i costi extra (per esempio i percorsi post-ricovero o di riabilitazione) e quelli relativi a farmaci e sussidi. Quasi tutte coprono anche le spese sostenute dai famigliari e in molti casi l’assicurazione fornisce un elenco di centri medici convenzionati a cui potersi rivolgere.
Generali per la salute degli italiani
Generali è da sempre a fianco degli italiani, anche per soddisfare le loro esigenze in tema di salute, sotto tutti i suoi aspetti: prevenzione e promozione di stili di vita sani e attivi, cura e assistenza. Per questo, Generali ha avviato un piano triennale che prevede un importante investimento, pari a 500 milioni di euro, che si focalizzerà in particolare su tre linee di sviluppo: implementare le azioni di prevenzione e di educazione per stili di vita sani; garantire maggiore accessibilità e supporto alle cure; valorizzare il cosiddetto “active ageing” e migliorare l’assistenza per la non autosufficienza.